La rivoluzione dei Radiohead

Il 10 ottobre 2007 è un giorno che forse tra qualche anno ricorderemo come l’inizio di una nuova era. In questa data esce “In Rainbows” il primo album realizzato da una band affermata come i Radiohead completamente svincolato dalle grosse case discografiche. Da questa data sarà possibile scaricare dal sito appositamente creato dalla band le loro nuove canzoni ad un prezzo deciso dall’acquirente! Ebbene si…questa volta saremo noi a decidere se offrire pochi centesimi a pezzo o fior d’euro. La procedura è piuttosto semplice: è sufficiente accedere al sito dell’album inrainbows.com (link non più attivo)ed effettuare il pre-ordine al download. Verrà inviato ad un vostro indirizzo email il codice d’attivazione che vi permetterà di effettuare il download vero e proprio. Avviso immediatamente che chi fosse interessato alla cosa dovrà armarsi di santa pazienza. Il sito è letteralmente intasato e almeno per qualche giorno penso sia saggio starne lontano. Ho provato un paio di volte ad entrare, ma dopo aver visionato le pagine di presentazione diventa veramente dura tentare di avanzare fino alla registrazione. Ai cultori veri e profondi dei Radiohead consiglio di aspettare un po’ di più. In dicembre (sempre in rete) sarà disponibili il loro cofanetto al prezzo di 40 Sterline. Potrebbe sembrare a prima vista un prezzo “pesante”, ma il cofanetto in questione oltre al classico CD conterrà anche l’album in versione vinile, un altro CD con altre canzoni, foto ed immagini artistiche, più un libretto contenente testi ed altri gadget. In breve…stiamo parlando di un oggetto rivolto a chi non si accontenta della semplice musica ma vuole assaporare tutto il lavoro della band.

Detto questo chiudo con una riflessione: ci saranno altre band, altri artisti di fama disposti a mettersi in gioco in prima persona? Le case discografiche da anni stanno strozzando le forze emergenti della musica e tutti gli appassionati che si sono visti dissanguare le loro tasche nel corso degli anni. (A proposito…che fine ha fatto quella proposta di abbassare l’iva su musica e libri? Forse queste arti non saranno dei veri beni di prima necessità come il pane, ma non devono sicuramente farsi pagare come beni di lusso!)…chiusa la parentesi: spero di vedere qualche segnale forte arrivare proprio dall’Italia. Ci consideriamo da sempre il paese del bel canto e sarebbe ora che dimostrassimo d’avere vero amore per la musica. Dandole anche il giusto prezzo.

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7 commenti

  1. Speriamo! sarebbe l’ora! converrebbe anche a loro dare la musica ad un prezzo ragionevole! io per esempio sono una di quelle che ne comprerebbe molta di più
    Grazie della notizia!
    ciao ciao

  2. L’idea è moderna nel senso buono. Io ovviamnte l’approvo al 100%. Ho il sospetto però che in italia difficilmente troverà seguito.

  3. Io non sono molto brava con le nuove tecnologie.
    A proposito, ci spieghi cos’è quel lettore a sinistra?
    Ciao

  4. Preferivo i loro primi lavori anche se più commerciali. L’idea della vendita diretta delle canzoni mi piace ma non credo avrà seguito.

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