Storia della terra in due minuti

 

All’inizio era il caos, poi venne l’uomo, così creativo da raddoppiarlo, e lo chiamò “casino”. In un colpo solo aveva inventato le case chiuse, le case da gioco, e la ruota. Uno più furbo costruì le altre tre, e creò l’automobile, facendo la fortuna di sceicchi e assicuratori. A quei tempi l’uomo era molto sporco, e per lavarsi dovette aspettare il diluvio universale. Rimesso a nuovo, decise di conquistare il mondo, e inventò le divise. Chi si vestì da egiziano, chi da assiro-babilonese, chi da greco, chi da romano e chi da dalmata. Però litigavano su tutto e si ammazzarono a vicenda. Gli unici a sopravvivere furono i Santi, molto utili perchè hanno aggiunto simpaticissime feste al calendario. Di tutto il resto ci rimangono solo la Sfinge, che nessuno sa a cosa serva, le mummie, per terrorizzare la gente al cinema, e un milione di date per terrorizzare gli studenti agli esami. Poi arrivarono i barbari, che se ne fregavano di tutto e portarono il medioevo e i castelli, in cui ci stavano i giullari, che servivano a far ridere il Re. Se il Re non rideva, gli tagliavano la testa, allora rideva. In quei tempi le donne più famose furono Giovanna d’Arco, che era sempre sul rogo, e Rosmunda, che voleva sempre bere nel teschio. Tutte le altre venivano usate solo per far figli. Ad un certo punto arrivò Napoleone Bonaparte, che vinse tantissime battaglie ma che tutti ricordano per l’unica che perse. Però prima di lui ci furono tante altre cose come le crociate, Pipino il Breve, il Re Sole, e poi un sacco di Papi, Vescovi, pittori, architetti eccetera eccetera che non vi dico perchè non ho proprio tempo. Ma soprattutto ci fu Cristoforo Colombo, che scoprì l’America, e ci trovò dentro i dollari, la Coca-Cola e la bomba atomica. Dopo l’America l’uomo è diventato tutto moderno, ed ha inventato la pizza, il forno a microonde, la mafia, i seni al silicone e il buco d’ozono. Naturalmente ci sarebbero un sacco di altre cose da dire, ma ho fretta e non posso certo raccontarvi tutto. Scusate ma adesso devo proprio scappare. Buonanotte.

Se non avete mai visto un film d’animazione di Bruno Bozzetto perchè non cominciare con con questa breve “lezione di storia”?

Nota del 25/11/08: In origine questo post prevedeva la presenza di un breve video (parlando di animazione…), purtroppo per una delicata questione di copyright questo video non può essere più visualizzato.  Ci auguriamo che in  futuro qualche “bravo” legislatore metta chiarezza sul significato di copyright. Che una volta per tutte si tracci il confine a dividere il lato commerciale di tutto quello che è arte  e spettacolo dal mondo dei fan e amatoriale in genere.  Qualcuno forse dimentica nel mondo della musica (per citare un esempio) l’impatto che ha avuto MySpace nel pubblicizzare artisti vecchi e nuovi a costo praticamente zero, semplicemente sfruttando l’onda lunga del passa parola nel web. Dobbiamo aspettarci la chiusura di centinaia e centinaia di pagine amatoriali perchè (cinicamente) hanno esaurito il loro scopo? speriamo di no.  Ci auguriamo (e qui torniamo a noi) di poterci gustare ancora qualche bel momento creato dalla fantasia di Bozzetto una volta chiarito come e dove questo sarà possibile.  🙂

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6 commenti

  1. Oltre al signor rossi, che appunto deve la sua fortuna a quark (non era ancora super) ricordo di aver visto anche West and soda. Era pero’ gia “vecchiotto” quando lo vidi e non poteva competere graficamente per il mio gusto di allora con i cartoni Disney, ma ricordo che era divertentissimo.
    Casulamente mi e’ arrivato un corto in flash proprio ieri. Ho certato e visto che ce ne dovrebbero essere altri in rete ma mi da server not found.
    ciao e grazie del passaggio

  2. E’ sparito il video proprio adesso che lo volevo vedere?
    Nooooooooooo 🙁
    Ma te l’hanno cancellato o lo hai tolto tu?
    Vorremmo (vorrei) capire.
    Ciao

  3. Il video l’ho tolto io. Su YouTube è in arrivo una “tempesta” legata al copyright e per non rischiare di perdere tanto vecchio lavoro ho preferito correre ai ripari.
    Gentilmente consigliato dai titolari del cortometraggio.

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