Il genio del catetere
No, non stiamo parlando del fratello urologo del genio della lampada ma di un mio conoscente che, a modo suo, ha deciso di dare l’ennesima prova dell’Italica creatività.
Tutto ebbe inizio qualche anno fa; il nostro signor X, s’infortunò ad una gamba e fu costretto a passare diverse settimane a letto.
Non potendo muoversi in piena autonomia per qualche tempo ebbe bisogno di un pappagallo ospedaliero come “supporto” alle sue funzioni corporali e, probabilmente, fu in quei giorni che la sua mente generò la diabolica invenzione.
Il signor X (non più giovanissimo) fa parte di una generazione che ha convissuto con il pitale (il vaso da notte) sotto il letto e non ha mai del tutto “gradito” l’idea di doversi fare alcuni metri di strada per spostarsi dalla camera da letto al bagno quando la natura invita a fare … “plin plin” (parole testuali del nostro uomo).
Fu così che non appena le condizioni fisiche glielo permisero il nostro inventore andò in garage, prese una bottiglia di plastica, la camera d’aria di una ruota di bicicletta, del nastro adesivo e con pochi ma abili tagli di forbice e giri di nastro assemblò un semplice ma efficiente catetere. Ovviamente la camera d’aria non va inserita dentro il “pistolino”, è quest’ultimo che va inserito nel pertugio gommoso, l’azione inversa temo sarebbe piuttosto dolorosa.
Mi complimentai con il signor X per la creatività e gli chiesi per quanto tempo fosse stato costretto ad usare questo strumento. Questi mi guardò come se avessi fatto la domanda più sciocca di questo mondo e disse: -”Guarda che mi trovo benissimo con la camera d’aria, perché mai dovrei alzarmi di notte per andare in bagno?”-
A tale logica non ebbi forza di rispondere. Solo più tardi pensai che, a questo punto, il signor X poteva forse brevettare la su invenzione e farla distribuire in un kit di montaggio all’Ikea.
Chissà…hai visto mai che ci faccia un sacco di soldi.
😀 😀 Se fosse vero,il signor X sarebbe veramente un Genio 😀 😀 😀 😆 😆 Ma la camera d’aria;come l’ha fissata al pisello??? Con lo scotch??? Ahiaaaaaaaa…:cry: si sarà anche depilato tutt’attornoooo 😆 😆 Giorgiooooooooo sei grande!
Grazie per queste sane risate 😆 Buona serata,basiiiiii,Gilda
La moglie sarà stata contenta di non dovergli più raccomandare di alzare la tavoletta del water… 😀
Se non lo fa lui lo brevetto io!!! 😆
Mi è venuto in mente il film ‘Così parlò Bellavista’ in cui la cameriera definisce il marito ‘fallopratico’: ecco, direi che è la definizione perfetta per il signor X! 😆
Mitico Signor X! La sua pigrizia è paragonabile alla mia. Pur di evitare di alzarmi dal letto, adotterei il suo sistema, se solo avessi il pisello! 🙂
Se pubblicavi anche la foto dello ‘strumento’ (non so come definirlo) avevamo il post perfetto! 8)
Veramente di cattivo gusto!!!!! 🙁 ( l’amico fallopratico)
Per le donne, si potrebbe brevettare il water-letto, un comodo giaciglio in toilette, e poi la water-automobile per spostarsi: insomma, all’idiozia non c’è fine 😀
@ tutti… scusate il ritardo nelle risposte, ieri sera sono stato rapito dagli alieni: alieni bevitori di birra.
@ kinderella.lilla: E’ tutto vero. Sui dettagli “dell’installazione” non sono informato.
Bacioni a te Gilda.
@ Ross: Brava! Questo si che è trovare l’aspetto positivo delle cose! 😉
@ zago: Ricordati di noi quando sarai ricco e famoso.
@ vi_di: Ho il libro da qualche parte, dovrò rileggerlo.
@ cristina: Concentrati…devi sviluppar il potere della mente, magari riesci a far avvicinare il water 😀
@ leonardo: Chiedere che mi mostrasse lo “strumento” per fotografarlo mi sembrava eccessivo.
@ semplice: Citando Ross, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la moglie, lei co deve convivere con il fallopratico.
@ Vincenzo Cuccinotta: Sarei curioso di vedere come potrebbe svolgersi un’eventuale esame di guida per ottenere la patente di water-automobilista.
Non so se essere divertita o inorridita. 😯
@ mex: Divertirridita? 😛
Il signor X è sicuramente italiano, non gli difetta creatività e fantasia. Ora però, per par condicio, dovrebbe escogitare qualcosa per le donne che, prive di pistolino, avrebbero serie difficoltà a gestire il plin plin. 😆
Sono morta:-) Rainer quasi tutte le sere a causa del rene deve fare il catetere, ma ormai a me non fa più impressione:-) ahahah anzi…Domani quando torna da lavoro, che stasera gia russa sul sofa, gli diro: “Tesoro, è inutile che ti lamenti sempre che la scatola degli aggeggi catetere costano un pacco da 250, 100 euro, c’è l’amico di Blumannaro che inventato un metoto ecologico, economico e pratico:-) Gli smonto le ruote della bici ahahha ( ti conosce perchè ogni volta che prende la tua penna gli piace da morire..gli dico quella c’é la mandata blumannaro) (pensa che ti chiami Blumannaro) 😈
Bellissima storia:-) 😈 😉
Ho conosciuto una persona che usava il pitale in modo automatico. Senza svegliarsi completamente, lo estraeva da sotto il letto e, dopo l’uso, lo riponeva senza perdere una goccia. Poi, essendo un cultore delle caramelle, ne scartava una e riprendeva il sonno. Questo il racconto del figlio.
Anch’io ho sperimentato la camera d’aria e devo dire che funzionava benissimo, a patto di scegliere la camera d’aria giusta: troppo piccola quella di una bici da corsa, troppo grande quella di una mountain-bike.
Risolto il problema della camera d’aria, e anche quello di tenerla attaccata mediante elastici incollati alla medesima col mastice per riparare i buchi (mastice ormai introvabile), la mia invenzione è andata fallita perchè non avevo tenuto in debita considerazione che, durante il sonno, mi rigiravo nel letto.
@ Diana: Ho la sensazione che l’aspetto business della storia sia quello che stuzzica la fantasia di tutti.
@ Demetraseele: No, la sia bici no!Non mi perdonerà mai! 😉 Salutamelo.
@ il THeO: Una bicicletta han due ruote, quindi due camere d’aria. Con la seconda “il dormiente” potrebbe legarsi al letto risolvendo così il problema del rigirarsi.
(Sono in delirio…) 😆
Mi hai fatto ricordare che, da qualche parte in cantina, ho una macchinetta vintage per fare il clistere, struttura in rame graduata con una boccia di vetro, tubicino in gomma e valvolina in bachelite… potrei vedere se ci salta fuori una nuova invenzione…
Non sono affatto d’accordo con la tua teoria.
Ho la presunzione di interpretare il pensiero del signor X se affermo che fare la pipì a letto deve essere un piacere, non una costrizione.
@ Diana: Mal che vada consegnala a THeO, hai viusto maiche possa pefezionare la sua pacchina tagliabrodo.
@ il THeO: Mi arrendo… e piacere sia. 😛