Schiavi della modernità

lavatriceProgresso. Bella parola vero? Ci da un senso di benessere e di sicurezza. Ci piace perché sembra allontanare i disagi e le fatiche di un tempo ormai (forse) lontano. Ci piace perché lusinga i nostri sensi, ci coccola e ci vizia ma… c’è sempre un ma! Il progresso ha il suo prezzo.
Non mi voglio addentrare in temi troppo pesanti, nel nome e con la scusa del progresso si fanno anche le guerre e non è di morte che voglio parlare. Il prezzo del progresso ci tocca anche nelle piccole cose quotidiane, ci basta comprare qualcosa, magari pure superfluo, qualcosa che non ci è indispensabile ma che semplicemente consideriamo “più comodo”.
Questa malignità del progresso l’ho provata personalmente in questi giorni dopo aver deciso di fare un “upgrade” (scrivo trendy) alla mia attrezzatura tecnologica. Morale della favola il mio vecchio router, perfettamente funzionate per le mie esigenze, si è dimostrato improvvisamente obsoleto e sono stato costretto a sostituirlo con uno più moderno (…grazie progresso!).
Impegnato su più fronti mi ci è voluto del tempo per completare il maledetto “upgrade”, questo spiega anche il motivo del mio silenzio in rete, ma la cosa non ha comunque importanza. Trovo più interessante riflettere su questo aspetto negativo del progresso, quel suo andare a braccetto con un consumismo forzato.
Facciamo un esempio pratico su questa stortura del progresso. Pensiamo ai nostri elettrodomestici. La lavatrice! Andiamo indietro nel tempo quando avete comprato la vostra prima lavatrice (voi o i vostri genitori). Questa lavatrice vi ha fatto compagnia per tanti anni ma ogni tanto vi faceva arrabbiare, dovevate chiamare il tecnico per sostituire un pezzo o ripararne un altro, sempre ammesso che servisse il tecnico perché se in famiglia o tra i vicini c’era qualche “smanettone” in qualche modo la lavatrice tornava a nuova vita.
Ad un certo punto vi siete dovuti arrendere ed avete dovuto sostituirla. Beh… forse c’era la possibilità di farla funzionare ancora per un po’ ma avete deciso che era ora di passare a qualcosa di più “moderno”, una lavatrice che consumasse meno elettricità, avesse più funzioni e perché no! Anche il bel design! Quella vecchia, poverina, mostrava pure un leggero filo di ruggine.
Domanda. Quanti anni vi è durata la nuova lavatrice? Sicuramente molto ma molto meno di quella vecchia.
Quelle moderne sono gestite da una scheda elettronica, se va in tilt quasi sicuramente andrà sostituita, sempre ammesso che si trovino visto che dopo un paio d’anni diventano obsolete (fatalità coincide con fine garanzia). Se poi si dovesse rompere una parte meccanica, tipo un anello da 20 centesimi agganciato al cestello, non lo potrete sostituire perché la vostra modernissima lavatrice è un monoblocco più inespugnabile di una cassaforte!
Un consiglio? Se per caso state per cambiare l’automobile non fate le solite domande al concessionario. Non chiedete quanti km fa con un litro o se il lettore mp3 è di serie, chiedetegli come e in quanto tempo si riesce a sostituire una lampadina anabbagliante. Le auto sono diventate come le lavatrici, per cambiare la lampadina potreste rischiare di dover smontare mezzo motore.

14 pensieri riguardo “Schiavi della modernità

  • 6 Maggio 2013 in 18:24
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    Ahaaa!!!! Ecco perché non ti si vedeva! 😛
    Non parlami di progresso!!!!! Nion ho ancora mandato giù la truffa del digitale terrestre!
    Ti fanno cambiare televisore ed antenna, ti promettono 1000 canali e poi ne vedi si e no una decina.
    Mi viene il vomito.

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  • 6 Maggio 2013 in 18:38
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    Le cose vecchie son sempre le migliori. Da mia madre c’è un frigo anni 60 che funziona ancora ottimamente… probabilmente consuma parecchio ma è molto VINTAGE! Quelli nuoivi, nel frasttempo, son già morti due volte.

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  • 6 Maggio 2013 in 18:42
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    Ma lo sai che è proprio vero???? La mia nuova lavatrice per il momento funziona bene ma devo dire una cosa.
    Non mi piace!
    Quando va in centrifuga fischia come un caccia! Dovo tenere la porta chiusa da quanto fastidiosa. 🙁
    Quella vecchia sembrava un trattore ma era più dolce, non se si si capisce cosa intendo.

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  • 6 Maggio 2013 in 20:28
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    Vogliamo parlare dei frigoriferi intelligenti?
    Risparmio energetico.
    Cassetti a temperatura differenziata.
    Funzione salva freschezza.
    ——
    Dopo una settimana sento un odore di plastica bruciata.
    Andato!
    Non ti dico il travaglio passato con l’assistenza (alla faccia della garanzia totale!)
    Alla fine sono tornato al frigo vecchia maniera.

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  • 6 Maggio 2013 in 20:46
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    Penso che la crisi ci aiuti a consumare meno…qualche anno fa’ quando ho cambiato la cucina ho cambiato anche la lavastoviglie perfettamente funzionante solo perché non era da incasso e quindi esteticamente non era il massimo. Per fortuna non l’ho data via e ora è lì pronta (ancora funzionate) a prendere il posto di quella nuova che sta cominciando a dare i numeri.
    Invece il progresso mi ha contagiato per lo smartphone che ha preso il posto del telefonino…eppure mi dicevo finché funziona non lo cambio, ma siccome non dava segni di cedimento alla fine ho ceduto io!

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  • 6 Maggio 2013 in 21:47
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    @ dexter: Bleah! 😉 Secondo il digitale terreste è “vivo e capriccioso”. Tante volte mi capita d’iniziare a vedere un programma interessate (un film) e poi ad un tratto, sul più bello il segnale va a farsi friggere! Sospetto non sia un caso. Il digitale terrestre mi odia!
    @ Diana: Sei la mia testimone perfetta! Dopo 60 quel frigo non ferma più nessuno , rinfresca…per inerzia 🙂
    @ mex: Anche la mia lavatrice sembra un jet. Non so, sembra sia il dazio da pagare. In compenso convive bene con altri elettrodomestici “golosi” come forni e ferri da stiro.
    @ lovecraft: È questa la situazione più odiosa. Spendi dei soldi (più del necessario) con la convinzione di di fare un vero affare, un investimento. Ed invece ti trovi davanti ad una scatola insulsa.
    @ semplice: La mia cucina era nata senza lavastoviglie. Per mia fortuna ho trovato un bravo falegname che è riuscito a farle saltare fuori un posto. Ecco, in questo sono stato fortunato. La lavastoviglie funziona bene (lo dico piano piano…).

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  • 6 Maggio 2013 in 22:33
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    Hai perfettamente ragione sulla vita degli elettrodomestici e anch’io avevo notato la loro recente breve durata : la mia prima lavatrice ha funzionato per 15 anni a furia di continui lavaggi , ho cambiato solo una volta un pezzo e poi trac ha mollato. La seconda è durata a stento 6 anni, aveva già la ruggine e sballava i programmi ( e sto molto attenta a non forzare la manopola, al carico ecc..) . Idem il primo frigo sopravvissuto in 18 anni a tre traslochi; pensa che i miei genitori hanno un Bosch di 50 anni ancora funzionante, di quelli bombati tornati di moda. La breve durata l’ho poi constatata nei microonde: sono al terzo perchè all’improvviso un bel dì sprizza una scintilla e si fonde. La prima lavastoviglie un flop: nata difettosa sebbene di rinomata marca e costosa,la seconda è un’altra cosa . Comunque , mi spiace dirlo, gli elettrodomestici più longevi sono stati quelli di marca tedesca. E’ un caso?

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  • 6 Maggio 2013 in 22:49
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    @ skip: Non è un caso. L’importante è che siano «tedeschi di germania».
    Tempo fa parlavo con un rivenditore e commentavamo i prezzi super-scontati applicati ad elettrodomestici di prestigiose marche tedesche. Mi faceva presente che queste marche spesso hanno diverse linee di produzione (anche in paesi diversi) ed i prezzi più bassi sono giustificati da una qualità inferiore.
    Le vere offerte sui prodotti “importanti” si applicano solo su prodotti in fine serie.

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  • 6 Maggio 2013 in 23:24
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    Ha presente quelle macchine a vapore per la pulizia della casa?
    Ebbene a casa ne abbiamo una perfettamente funzionate ma che non possiamo più usare perché non si trovano più le spazzoline di ricambio.
    Hanno un attacco particolare e non si trovano neppure delle compatibili.
    Cosa avremmo dovuto fare? Comprare subito una fornitura industriale di spazzoline in previsione che la macchina (buona) ci durasse diversi anni????? Assurdo! :-I

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  • 7 Maggio 2013 in 13:33
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    Ho appena fatto leggere post e commenti a mio padre, è uscito dalla stanza brontolando (e non solo) 😀 Tutte verità! Lo abbiano scoperto da poco con la nostra lavatrice di soli due anni.

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  • 7 Maggio 2013 in 21:43
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    @ io ganimede: Con il rischio di trovarsi un giorno con la macchina rotta e uno stock di ricambi inutilizzabili.
    Vero, anche questo è un rischio.
    @ campanelllino: Ore 13.33? Non dirmi che hai fatto andare di traverso il pranzo a tuo padre! 😉

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  • 8 Maggio 2013 in 13:40
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    Tranquillo, tutto a posto. 😀

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  • 8 Maggio 2013 in 21:29
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    Io appartengo ad una famiglia di smanettoni, come dici tu, siamo abituati a ripararci le cose da soli e per noi è un piacere andare a cercare tra le cose vecchie e rotte quel pezzo che ci permetterà di fare la nostra riparazione. E’ una cosa che va oltre il valore in denaro della cosa.
    Peccato che oggi il fai da te (vero) sia diventato quasi impossibile. Troppa plastica, troppi elementi elettro saldati, elettronica da bypassare.
    Spesso ci dobbiamo arrendere davanti a queste macchine impossibili.

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  • 9 Maggio 2013 in 20:50
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    @ campanellino, Ok 😉
    @ Sig Giovanni: Da non-smanettone hai tutta la mia solidarietà! 😀

    Rispondi

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