Internauti stressati, captcha e viagra
Mi sono fatto configurare per qualche tempo dal mio provider un servizio localizzato in un ottimo e noto datacenter di Frosinone e il caso ha voluto che dopo qualche mese abbia assistito ad uno di quei rari eventi che tuttavia possono accadere come un problema legato al sistema elettrico che ha coinvolto l’intera farm. Così lo scorso giovedì questo blog è scomparso per la prima volta dalla rete per alcune ore (e qualcuno se n’è pure accorto.). Io non sono cliente diretto di questa Farm ma di un altro fornitore che nel mio caso ha utilizzato un server collocato in questa struttura allo stesso modo di tanti altri provider italiani. Alcuni di essi sono molto grandi ed ospitano i loro server nello stesso datacenter ognuno configurando e gestendo in modo indipendente i servizi offerti. Sta di fatto che quel giorno in Italia sono scomparsi per qualche ora decine di migliaia di siti/blog, il tutto senza distinzione di “classe” tra un provider ed un altro che utilizzavano lo stesso datacenter.
In questo circostanza ho avuto l’occasione di vedere una cosa che, come internauta, mi ha piuttosto deluso. Sono capitato nella pagina Facebook di uno dei gestori coinvolti dal problema. Vi posso dire che si tratta di uno dei gestori con il maggior numero di clienti in Italia e, probabilmente, quello con i prezzi più bassi. Ora… la logica del prezzo basso (una decina di euro l’anno) dovrebbe ragionevolmente far intendere che il servizio offerto, sia pur buono, non può essere paragonato a quello offerto da chi ti chiede due/tremila euro l’anno ed il cliente questo lo dovrebbe capire. Dico dovrebbe perché in realtà su Facebook ho assistito ad una carrellata di lamentele nei confronti dell’incolpevole gestore. Gente che si lamentava “a nome” dei propri clienti (quindi questi si “rivendono” il servizio), gente che si trovava offline il negozio in rete ( con 10 euro l’anno gestisci un negozio?), gente che temeva di perdere qualche prezioso centesimo dalla pubblicità di AdSense & co. Per farla breve: i più arrabbiati, i più aggressivi sono stati i piccoli-del-web, gente che in gran parte non opera in modo professionale nella rete ma che, a quanto pare, per una manciata di centesimi tira fuori l’arroganza degna del peggior manager di una multinazionale.
Forse sembrerò troppo severo nei confronti di queste persone ma non posso fare a meno di ricordare che tra loro ci sono anche quelli che rubacchiano in rete costruendo dei siti/blog con materiale altrui. Io stesso mi sono trovato dei miei post e addirittura interventi su Yahoo Answers riproposti (in mezzo a valanghe di pubblicità) nelle loro pagine.
Diciamolo subito: la cosa tutto sommato può essere letta in forma lusinghiera, se scelgono il tuo materiale in fondo significa che viene considerato anche buono e per quanto riguarda il sottoscritto non sono fissato con il diritto d’autore. Piuttosto m’irrita un pochino il fatto che non venga riconosciuto l’impegno di chi ha scritto l’articolo e che venga riproposto sfacciatamente a scopo di lucro quando invece l’originale (qui) per scelta rifugge ogni forma di pubblicità.
Piccola divagazione. Questi siti svolgono un’attività paragonabile allo spam. A tal proposito avrete notato che il vecchio captcha matematico è stato sostituito da uno alfanumerico. Come mai? Versione A: sostanzialmente ho un’ animo gentile e non potevo più accettare di veder soffrire in miei lettori impegnati in estenuanti addizioni (5+3, 9+2, ecc…). Versione B: con l’ultimo aggiornamento di wordpress il plugin del captcha ha smesso di funzionare. Per un paio di giorni ho provato a lasciare i commenti liberi ma il risultato è che sono iniziate ad arrivare cose…”strane”. Solo come dimostrazione ho lasciato online uno questi commenti (vedi quello firmato RistrutturART), non è spam nel senso stretto del termine ma un pingback . Questo lo posso anche accettare ma permettere che mi arrivi come commento un link al post che io stesso ho scritto mi sembra troppo. 😉
Una cosa mi sento di dire a favore di chi diffonde spam. Sono amici, o meglio, sono amici migliori dei nostri amici. Pensateci bene… quante persone conoscete che si preoccupano per la qualità della vostra attività sessuale? Penso ben poche. Questi “amici” invece sanno (chissà come) dei vostri problemi e s’impegnano con tutto il cuore per procurarvi delle cospicue forniture di viagra. Adorabili! 😛
Quando entri nei dettagli di server, gestori, provider…non ci capisco più niente, ma leggo ammirata ( e non faccio sarcasmo). Mi stupisce che tu sappia di chi sei cliente ecc ecc e che tu sappia chi essi siano ‘fisicamente’, per me tutto ciò che sta in internet è una forma aliena e fantasiosa.
Di tutto ciò, mi dispiace che sia scomparsa l’addizione : è molto più lungo star lì a copiare il codice…
Anch’io faccio fatica a capire le cose di internet ma per il codice mi va bene così.
Con la matematica avevo sempre paura di far brutta figura.
@ aleph: Anch’io ne capivo poco in passato ma poi…la curiosità ha vinto.
Per il codice forse si potrà semplifica re ma non troppo…vedremo.
@ mex: solo per te avevo pensato a degli algoritmi. 😉
purtroppo con la versione 3.0 di WordPress molti plugin non vanno più (ne ho uno che mi era indispensabile che è proprio andato mannaggiammorte!).
Davvero indicativo che i piccoletti sono i più arrabbiati… credo dipenda per quella sorta di auto-convinzione che hanno in molti che il loro contributo (molto spesso inutile, risibile e copiato!) è indispensabile all’umanità e non tollerano che essa ne sia privata anche solo per qualche minuto! Brutto affare l’arroganza.
Ah… dimenticavo: le yahoo answers sono un ricettacolo di personaggi che scopiazzano qua e là e fanno passare per loro cose che loro non sono proprio. Ho trovato parecchie cose scritte da me riportate da altri (senza citazione, ovviamente), ho chiesto la loro rimozione, ma manco a pensarci!
PS: odio i captcha
Ti posso mandare una cospicua fornitura di viagra? 😛
Buongiorno a tutti,
dispiaciuti per il fraintendimento, desideriamo chiarire l’utilizzo del post in questione all’interno del nostro blog: la notizia ci è parsa molto interessante per i nostri lettori e abbiamo voluto pubblicarla tra le news.
Abbiamo rispettato la proprietà intellettuale del contenuto pubblicando il link al post originale (proprio quel link ha generato il pingback!): convinti che la diffusione del post e l’inserimento del link fossero graditi all’autore, ci stupiamo ora che quel post sia considerato spam.
Ci sentiamo di aver agito veramente in “amicizia” (il nostro post, con il link, non può fare altro che avvantaggiare la visibilità e l’indicizzazione del vostro blog), pur senza considerare la nostra azione come spam.
Cosa è spam? “Con l’avvento ed il successo riscosso dai blog, non potevano mancare tecniche di spamming che riguardano anche questa nuova recente categoria di media. […] posting di link che reindirizzano il visitatore sui siti che lo spammer vuole pubblicizzare…” (citazione da wikipedia, che speriamo non sia considerata spam a sua volta 😉 ).
Augurando a tutti una soddisfacente vita sessuale, provvederemo immediatamente e senza malizia a rimuovere il post in questione dalle nostre notizie.
Cordiali saluti
lo staff di RistrutturART
@ jazzer: Condivido il fastidio verso i captcha ma purtroppo, per il momento, senza filtri non ci si può proprio stare.
@ bluetooth: Vorresti dire che mi sei amico più degli amici? 😛
@ RistrutturarART: Infatti vi ho citato come esempio specificando che non si tratta di spam in senso stretto.
Questo blog è frequentato anche da persone che di web ne capiscono poco e nel cercare di semplificare il più possibile gli argomenti trattati c’è sempre la possibilità di generalizzare eccessivamente. Citare come esempio un commento più “pesante” mi sembrava eccessivo, il vostro era perfetto in quanto involontario (il pingback è automatico) e curioso visto che riprendeva pari pari il testo del post.
Mi spiace che le mie parole possano aver creato un minimo di fraintendimento dipingendovi come quei “cattivoni” che in realtà non siete.
Ho gradito questo vostro commento che sicuramente aiuterà i futuri lettori a meglio comprendere i meccanismi del web.
Buon lavoro.
Ps: ovviamente auguri di una soddisfacente vita sessuale anche a voi. 😉
Un paio di volte ho fatto una ricerca per verificare se qualche post del mio blog circolava per altre vie. Ne ho trovati dappertutto, spesso citati con link alla fonte ma inseriti in contesti stracarichi di pubblicità. Addirittura c’era un sito (importante) che aveva saccheggiato il mio blog di qualche decina di post e li utilizzava per procacciarsi clik pubblicitari. Gli ho imposto di eliminare tutti i miei post e lo ha fatto ma non ho più fatto indagini. E’ una lotta contro i mulini a vento. Alla fine, è meglio considerare questa scorretta abitudine una forma di apprezzamento… rincorrerla e sanzionarla è impossibile…
@ Diana: La cosa grottesca è in questo modo la rete è piena (per non dire intasata) da “cloni”. Ribadisco: non mi da fastidio che il mio materiale venga usato e non ne faccio una questione di soldi (su blumannaro non esiste pubblicità) ma un minimo di bon ton del web sarebbe…gradevole da vedere.
Noi abbiamo solo gli Adsense di Google, e poichè scriviamo in 4 sarebbe ridicolo dividere i guadagni che arrivano a malapena ad un euro al giorno (quando va bene). Così due volte all’anno mandiamo l’importo all’ospedale Gaslini di Genova, ospedale pediatrico che si occupa anche di malattie rare infantili. Perciò mi secca che altri utilizzino i nostri materiali per lucro di altro genere.
@ Diana: Ricordo che avevi parlato del Gaslini qualche settimana fa quando qualcuno ti aveva “punzecchiata” proprio per gli adsense.
Avevo pensato di suggerito di creare una pagina/link che parlasse della vostra iniziativa. Poi ripesandoci ho rinunciato… chi non vuole vedere non vede. Chi “rubacchia” nel web non si fa tanti scrupoli, anche perché pensa di non far del male a nessuno.
Eppure, proprio nel tuo caso anche un solo euro in più la differenza la può fare.
Buona serata 🙂
Non ci capisco niente però mi adeguo. 😥
@ filo: Le prossime settimane tratterò argomenti più digeribili…forse.
Parola di lupetto! 😉