Torta con budino al cioccolato e caffè
I tempi sono decisamente cambiati.
Qualche anno fa per noi uomini il lunedì era dedicato al calcio chiacchierato.
Si discuteva, anche animatamente, sul risultato delle partite, sul gol più bello, sulle corna dell’arbitro che non aveva concesso “un rigore grande così” e cose del genere. Poi sono arrivati il calcio scommesse, gli stipendi folli concessi a tanti (troppi) calciatori, le partite spalmate su giorni ed orari diversi per accontentare la pay tv e tanta gente si è disamorata del gioco. Ora è possibile che il lunedì degli ex infervorati del pallone si trasformi nel lunedì delle ricette.
Può capitare di sentir parlare di una domenica passata a preparare zuppe inglese e mattonelle al cioccolato magari confondendo gli ingredienti dell’una o dell’altra ricetta per via dei troppi anni passati dall’ultima volta che le si aveva preparate.
A questo punto dovete capire che il sottoscritto non è insensibile a questi argomenti e così sentendomi…provocato ho deciso di proporre un dolce semplicissimo che mi preparavo quando ero piccolino piccoletto.
La mia torta con budino al cioccolato e caffè.
Ingredienti.
36 biscotti secchi (considerando i”classici” biscotti secchi come da immagine).
1 busta (gr. 50 circa) di preparato per budino gusto cioccolato.
3 cucchiai di zucchero.
½ litro di latte.
1 moka da 3 di caffè.
Una volta preparata la crema del budino unendo la miscela in polvere con lo zucchero e il latte (non fatela troppo densa) disponete il primo strato di biscotti (12 nel nostro caso) in una piccola pirofila dopo averli leggermente bagnati nel caffè e ricopriteli con un leggero strato di crema.
Ripetete l’operazione per gli ulteriori due strati concludendo il tutto con una passata di caffè sopra l’ultimo strato di crema. Mettere la torta in frigorifero per qualche ora prima di servirla in tavola.
nb: Se per i vostri gusti la torta risultasse troppo “cremosa” è possibile, dosando bene gli ingredienti nei vari passaggi, aggiungere un quarto strato di biscotti.
Quanti ricordi d’infanzia m’hai fatto tornare in mente! Quando me la preparavano, usavano sempre i biscotti Doria con i 3 buchi… che io ho mangiato per anni da piccolo!
E vai! Tutti da Caigo a magiare la torta! 😛
Biscotti secchi, biscotti doria, pan di spagna, non importa basta che se magna!!!
Io di solito ci metto i savoiardi, per creare un morbido ibrido tra budino e tiramisù.
Comunque, in quanto a dipendenza e godimento, questo batte il calcio almeno 10 a 0. Gnammy! 😛
semplicissima e buonissima …ciao… 😀
Sei crudele 😥 sono dieci minuti che sto fissando le foto 😯
Ho fameeeeeeee!!!
@ camu: Con i Doria non li ho mai assaggiati, da provare.
Condivido il ricordo d’infanzia e ti confesso che mi è scappato un sorriso malinconico davanti alla torta finita.
@ zago: Sei un pozzo senza fondo! 🙂
@ Ross: Ed anche il savoliardo ci fa la sua bella entrata. Entrata non calcistica ovviamente.
@ nonna.fra: Ciao Franca, bella sorpresa! 😀 Vedi che i temi gastronomici fanno uscire pure te da Libero.
@ mex: E’ inutile che tenti di farmi venire sensi di colpa. Lo sai che sono “insensibile e cudele. 😛 ”
– A domani gente [scappo].
Tifoso (forza Juve!) ed abbonato a Sky. Niente torta per me? 🙄
Com’è che il tempo piovoso e freddo scatena questa voglia di dolce?
Questa torta dev’essere ottimissima, facile e veloce,domani la faccio. grazie 😛
La torta con le ‘Marie’! I biscotti ‘Maria’, erano secchi e quadrati e ci facevo anche io il dolce, da ragazzina. Solo che li bagnavo con acqua aromatizzata di liquore Strega e alternavo biscotti e crema pasticciera. M’è venuta voglia di provare la tua versione… ma solo dopo aver finito la dieta post-natalizia! 😳 😀
Lo so che ce l’hai con me! 😉
La rüsümada… la rüsümada!
L’unica cosa che sapevo fare da bambino. Due albumi d’uovo (di gallina, neh!) montati a neve col frullino a mano (modello introvabile).
Aggiungere i tuorli, lo zucchero e montare ancora.
… non mi era consetito aggiungere vino.
ihh che bomba calorica!!!Io sono in dieta:-))) Ho perso due chili in una settimana!Ma Blu tu ami molto i biscotti secchi…io vado molto per le brioscine di cioccolata o latte anche s enon vado matta neanche di cioccolata,preferisco il salato
non amo neanche i savoiardi, ma ricordo una pasticceria Palermitana che ne faceva un paio buonissimi con sapore di anice… Ciao Blu!
@ dexter: In qualità di lettore del presente blog ti viene perdonato tutto. E torta sia.
@ filo: Con l’arsura estiva forse non ci sarebbe tata voglia di dolce…o forse no? Intanto buona torta pure a te.
@ Virgina Danna: Ah…maledette diete! Tu ci mettevi lo Strega, da me si usava il Vermut…variabili per maggiorenni.
@ mex:
@ il THeO: Sarei curioso di sapere per quanto tempo sono riusciti a vietarti il goccio di vino. 😛
@ Jenisha: Savoiardi con anice…da provare.
Prima o poi finirai la dieta e dopo…Gnam! 😀
Devo sperimentare questa ricetta iperveloce per il lupacchiotto che mi svuota il frigo 🙂
Si può fare con il budino bianco?
Da provare! Le foto mi fanno venire ancora più voglia…
Dal titolo la voglia era poco perché non adoro i budini ma poi leggendo è cresciuta e tanto. Poi io adoro cose come il tiramisù!
Ultimamente di ricette che ho provato ci sono state la patate con speck e formaggio filante, i muffin al profumo di arancia e un paio di primi. Però nel mio sito per ora delle ricette nuove ho messo solo le patate.
@ Skip:Con questo dolce difenderai per un po’ gli assalti al frigo. 😛
@ amistad: In questo caso niente caffè. Vermut bianco o latte se lo vuoi “light”.
@ ventus85: Anch’io sono tiramisù-dipendente, prima o poi ci dedicherò un post.
I muffin al profumo di arancia mi sembrano interessanti….
Fa un freddo cane! Niente dolce, mi son bevuta tutto il caffè per scaldarmi. 😆
Buona domenica. 8)
Hei! Sono tornate le addizioni, volevi nascondermi la torta? 8)
@ mex: E’ martedì ed freddo continua….vai di caffè!!!
@ Sig Giovanni: Che ci vuoi fare 🙄 Ti spiego in coda al prossimo post.
mi dispiace dirtelo ma questo dolce non sembra per niente invitante
@ maddy: Perché ti “dispiaci”? Non è questione di vita o di morte. Ognuno valuta con la sua sensibilità ed i suoi gusti.
Sono molti i piatti dall’aspetto modesto ma che poi conquistano il palato.
Se poi una cosa proprio non piace, stop. È inutile perdersi in analisi.