In Posta per il gratta e vinci
Ancora una volta l’ufficio postale della mia città è al centro delle polemiche. Pochi sportelli aperti, poco personale, problemi tecnici, il tutto nel cuore della stagione estiva. Risultato: residenti e turisti inferociti per le lunghe attese, articoli sui giornali e intervento del Sindaco con la richiesta di spiegazioni.
Con queste premesse il pensiero di dovermi recare all’ufficio postale non mi entusiasma ma c’è un pagamento che ormai non posso più rimandare e bisogna trovare una soluzione.
Decido di muovermi all’ora di pranzo sperando che l’Italico popolo preferisca lo spaghetto alle code in posta. La mia, forse, è stata la giusta intuizione, ci sono solo tre persone prima di me. La prima chiude la sua operazione e si allontana, le altre due vanno insieme allo sportello. Una coppia! Fantastico! I tempi si accorciano!
L’uomo chiede dei gratta e vinci (già…le poste offrono anche questi ”servizi”), l’impiegato indica i biglietti esposti allo sportello ma l’uomo dice «No. Non voglio questi biglietti, voglio i “*****” ». L’impiegato risponde che non sa se e quanti di quei biglietti sono ancora disponibili, deve allontanarsi e chiedere ad una collega.
Scompare…
I minuti passato…
Alle mie spalle inizia a formarsi una piccola coda…
Finalmente l’impiegato riappare tenendo tra le mani una manciata di gratta e vinci del tipo “*****” per la gioia della coppia che si allontana felice.
E la coda avanza di un posto.
Io gli avrei bucato le ruote dell’auto.
Io però sono cattivo.
Io.
Non sapevo che i gratta e vinci si comprassero anche alle poste. Ma come si può!
E pensa se si fossero presentati nei giorni di ressa! 🙄
@ zago: Una signora alle mie spalle non sarà “cattiva” come te ma alla loro uscita si è esibita in una serie d’insulti da primato! 😛
@ semplice: Gratta e vinci, libri ed altri gadget che nulla hanno a che far con il vero servizio postale.
@ io ganimede: Avrebbero rischiato il linciaggio.
La giusta intuizione sarebbe stata quella di prendere un gratta e vinci.
Io ne ho comprato uno da 5 euro, ma siccome non avevo soldi in tasca, ha pagato mia moglie.
Così ho vinto, con lo stesso biglietto, due volte 5 euro e un 10 euro. Totale 20 euro netti.
Le poste dovrebbero fare il loro vecchio mestiere senza distrazioni.
Di questo passo dove andremo? Accanto allo sportello dei telegrammi troveremo quello della pizza al taglio?
Ma non si può!!! 😕
La serietà è poca.Non ho mai visto una cosa di code in posta in Germania.Ciao Blu.
@ il THeO: Hai superato il concetto di vincita, qui si parla d’ investimento! 😀
@ amistad: Esatto, non si può…
@ Jenisha: Ciao Rosa!
Beh, al mio paesello un tizio s’è messo a grattare i gratta e vinci allo sportello, non vinceva e ne acquistava altri…ma non si spostava.
Strano, a Roma in due grandi uffici postali non ho mai visto 8) vendere qualcosa ma in compenso ho trovato spesso una quarantina e più di persone davanti a me, che s’innervosivano 👿 per la lunga attesa. Credo che in una circostanza analoga alla tua qui dovrebbe intervenire il battaglione San Marco a placare animi e mani.
@ Baol e Skip: Ecco, sarebbe interessante vedere il tipo del paesello “esibirsi” in un ufficio postale di Roma. 😉