Viaggio nella Provincia di Trapani (terza parte)

san vito lo capoDopo aver lasciato Marsala si può decidere di scendere ancora più a sud per una tappa veloce a Mazara del Vallo per vederne il porto e la flotta di pescherecci. Se avete tempo potete recarvi in centro città dove l’urbanistica, di chiara origine islamica, convive con le più recenti cattedrali cristiane.
Ora possiamo tornare “alla base” ma non ripercorrendo la strada costiera bensì zigzagando all’interno delle campagne, un percorso di circa 100 km in mezzo ad un piacevole “nulla”, dove per nulla s’intende poche auto, pochissime abitazioni, qualche impianto eolico e tante colline, alcune brulle e selvagge, altre coltivate con cura e maestria.
Dopo una giornata così intensa e sempre in movimento è il momento di concederci un piccolo premio giusto? Noi lo abbiano trovato a Paceco e si chiama “Ristorante Piccolo Borgo”. Avevamo chiesto dove si potesse mangiare del buon cuscus e ci avevano consigliato questo ristorante. Nulla da dire a riguardo; cuscus buono e abbondante (personalmente non sono riuscito a finire la mia parte), ma la vera sorpresa sono stati quei due antipasti presi quasi distrattamente, tanto per ingannare l’attesa. Deliziosi!
Questo ci ha convinti a tornare un paio di sere dopo e puntare su un meno “solo” a base di antipasti. Praticamente li abbiamo provati tutti, sia a base di pesce che di verdure. Perfetti. Ci è scappato pure un originale dolcetto e un amaro al banco mentre chiacchieravamo con i titolari. Un bel modo di chiudere la serata.
Il giorno dopo puntiamo a nord. La prima tappa è il Golfo di Màcari tra il Monte Cofano e San Vito lo Capo. Un paesaggio meraviglioso reso ancora più affascinante dal mare agitato (ricordate l’anteprima video? Attenzione, all’inizio l’audio è un po’ fastidioso ), quindi raggiungiamo San Vito lo Capo, una piccola e graziosa cittadina balneare che mi è rimasta impressa nella mente per il contrasto tra la delicata spiaggia sabbiosa e le ruvide montagne che la circondano. Ci rimane anche il ricordo della bella gente che abbiamo conosciuto, in particolare una coppia che gestisce un minuscolo localino dove abbiamo assaggiato il “pane cunzato”, sarà che eravamo affamati come lupi ma lo abbiamo trovato delizioso.
Soddisfatti appetito e spirito abbiamo ripreso il nostro viaggio fatto di brevi tappe per ammirare il paesaggio. A riguardo abbiano avuto modo pure d’indignarci dopo aver visto un mostruoso e fumante impianto di betonaggio costruito nel bel mezzo di quei paradisi. Possibile che non ci fosse la possibilità farlo altrove o almeno renderlo compatibile con il territorio circostante? Ecco, queste sono le cose che ti fanno cadere…. le braccia.
Ma per una “botta di natura” come si deve è d’obbligo una visita alla Riserva dello Zingaro.
Va fatta una precisazione: Anche percorrendo il percorso più breve all’interno del parco, ovvero quello lungo la costa, si parla comunque di circa 7 km, quindi va affrontato correttamente (scarpe adeguate, abiti comodi, una bottiglia d’acqua in zaino, ecc…). È bene scegliere anche una “bella giornata”, noi ci siamo andati in un momento in cui il tempo non era tra i migliori e così, dopo circa un terzo del percorso, siano tornati sui nostri passi, troppo rischioso farsi prendere da un temporale senza la possibilità di trovare un vero rifugio.
I musei delle attività marinare e delle civiltà contadine sono vicini all’ingresso nord della riserva poi, il nulla, a parte i rifugi che però non sono a portata di mano nel caso il tempo peggiori d’improvviso. In ogni caso, una volta ben attrezzati, potete fare una bella immersione nella natura; paesaggi da favola, alberi e piante dalle forme e dai colori meravigliosi e, con po’ di fortuna, potete incontrare anche qualche animale (aquile, falchi, conigli selvatici, istrici, gechi, ecc…).
Per concludere in bellezza la giornata non rimane che recarsi a Castellammare del Golfo, città di pescatori ormai convertita al turismo, cosa più che comprensibile vista la bellezza del centro storico e del mare che la bagna. Per noi, l’ennesima buona occasione per passare dei bei momenti in questa terra di Sicilia.

[ Seconda parte]     … Fine.

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11 commenti

  1. “la botta di natura” è meravigliosa! 😀
    C’è una cosa che mi sembra di aver notato nei tuoi post sui viaggi. Dai molta attenzione sulle persone che incontri sul posto. Anche qui citi i ristoratori di paceco, la coppia di san vito. Sbaglio?

  2. Per una visita fatta come si deve nella riserva dello zingaro serve un giorno intero.
    Anche due se c’è la possibilità, prenotando, di passare la notte in uno dei rifugi.
    Esperienza personale
    bellissima! 😀

  3. @ leonardo: Le persone sono sempre più interessanti dei parchi, dei monumenti e dei piatti tipici. Io la vedo così.
    @ oregon: Non sapevo che si potesse pernottare nei rifugi.
    Hai ragione per una vista seria ci vuole tempo. In ogni caso non penso che avrei approfittato dell’opportunità dei rifugi, non ho lo spiriti del campeggiatore. 😛

  4. Ti prego basta con questi racconti di viaggio, mi fai soffrire!!! (scherzo).
    Io una notte in un rifugio dentro la riserva l’avrei passata tranquillamente. Anzi, volentieri! 😀

  5. Ah, i ricordi delle vacanze! Ci riconciliano col tempo, con la vita…ma ades l’è ura de laurà, sigh 🙁

  6. Trapani 1 = Pizza
    Trapani 2 = Cannolo
    Trapani 3 = Cuscus
    Dimmi, ma al ritorno in aereo avete pagato il supplemento? Sarete cresciuti di 10 chili!

  7. Ho viaggiato in Sicilia ma nel siracusano e catanese, terre ricche di panorami stupendi, si mangia benissimo quasi dovunque, è una gioia per gli occhi e lo stomaco. Se in Sicilia non ci fossero un paio di cose che non vanno, potrei anche pensare di abitarci abbastanza stabilmente, la gente è stupenda, avvolgente.

  8. Ho rivisto con piacere il video. Un concertato di potenza della natura.
    Anche le mucche non sono male.
    Muuuuuuuuuu!!!!! 😀

  9. @ mex: Sicura? Anche se potresti ritrovarti in compagnia di ragni, lucertole, serpenti…. ;P
    @ Filo: Laurà, laurà, laurà!!!!! Maledizione! 🙄
    @ zago: Apprezziamo il buon cibo ma non siamo delle betoniere.
    @ Diana: Che dire. Condivido al 100%.
    @ dexter: Muuuuuuuuuuu!!! 😉

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