Pannelli solari sottili come abiti
Alla Solarexpo di Verona ci sono interesanti novità sul delicato tema delle energie alternative. Questo articolo di J. Giliberto è tratto da IlSole-24 Ore. Lo riporto integralmente ritenendolo sicuramente d’alto interesse…Buona lettura:
Domani, questa pagina di giornale e questo articolo potrebbero diventare — con una lavorazione particolare — un ottimo isolante termico per coibentare i solai e le pareti e consentire un risparmio di energia: sono i pannelli isolanti che vende la Marchesini di Arsiero (Vicenza), ottenuti realizzando una schiuma non con il materiale plastico, non con la lana di roccia bensì con i giornali vecchi. Dopotutto, questo giornale contiene nel nome della testata un richiamo all’energia più pulita che ci sia, quella del sole. Ed energia solare anche per i pannelli fotovoltaici flessibili come stoffa venduti dalla Sika di Peschiera Borromeo. Invece dei rettangoli di vetro incorniciati da alluminio, questi della Sika sono sottili e si srotolano sul tetto come il bitume isolante, oppure possono avvolgere oggetti di ogni forma. Un sarto di capacità potrebbe forbici e filo ottenere un cappotto o una gonna che, colpiti dalla luce, producono un leggero flusso di corrente: quanto basta per riscaldare una resistenza elettrica all’interno dell’abito e affrontare così gli inverni polari. Per ora il termocappotto a energia solare non esiste, ma il boom delle nuove forme di energia ha riempito in questi giorni la Fiera di Verona per la rassegna Solarexpo, diventata quest’anno la più importante d’Europa, battendo gli ecologissimi tedeschi. Raddoppiati di colpo espositori e pubblico. Merito dei nuovi incentivi, partiti in febbraio dopo anni attesa e di aiuti sperimentali. Il mercato delle rinnovabili è partito di colpo, gli investitori industriali hanno virato la rotta e sta nascendo una vera industria italiana dell’energia solare, fino a poco tempo fa limitata a segmenti mobbizzati dal pensare comune o a imprese coraggiose ma minuscole. Tant’è che ora nomi come Riello,Merloni o Lamborghini hanno messo a frutto la loro forte esperienza per diversificare nell’ecologia energetica Per esempio il gruppo bergamasco Donati (leader nei pannellidi alluminio) sta usando per la sua nuova fabbrica di Medolago gli stessi specchi solari Xeliox (concentrano il sole) che aveva fornito al progetto Archimede dell’Enea. C’è chi recupera l’energia del sottosuolo, come la Termotherm di Piove di Sacco o la Jacques Giordano di Aubagne (Francia): visto che in profondità la temperatura è costante, con una trivellazione di pochi metri si può mettere uno scambiatore di calore che ottiene calore d’inverno (quando alla superficie del suolo si gela dal freddo) e frescura d’estate (quando l’afa è bollente). La Solar Project di Cocquio Trevisago(Varese)propone i tubi di luce. Un tubo di metallo con l’interno specchiante porta la luce naturale dall’esterno fino a qualunque angolo più remoto dell’edificio, dove l’estremità del tubo si accende come una lampada potente. I tubi di luce naturale sono usati soprattutto in stabilimenti industriali, illuminati senza spendere il becco d’un quattrino in corrente. La giostra a vento è della Ropatec di Bolzano: la turbina eolica non è la solita elica bensì ali che girano come un frullino. Si istalla sul tetto di casa e fa corrente al più tenue alito d’aria. Ma in futuro potranno arrivare anche i pannelli solari al mirtillo E ancora fantasia tecnologica, ma il Polo fotovoltaico organico dell’Università di Tor Vergata (Roma) studia, al posto del carissimo silicio, l’uso delle antocianine estratte dai frutti di bosco.
Ci siamo stati.
I tubi di luce funzionano anche per le case.Veramente interessanti.
Lea
bon giorno minteressede panno solare altta correnti fino a 380 mio tel e 3389008408 graze
Pannelli solari sottili potrebbero risolvere il problema legato all’estetica. Bisogna poi vedere se l’efficienza è la stessa dei normali moduli.