Bill il pensionato

Il 2008 potrebbe essere ricordato, tra le tante cose, anche per l’annuncio del definitivo “pensionamento” di Bill Gates, l’uomo che con la sua Microsoft ha portato un computer (o meglio…un sistema operativo) quasi in ogni casa.Non starò qui a parlare dei pro e contro della sua creatura informatica, di questo hanno parlato un po’ tutti in verità da molto tempo; forse fin troppo. Da oggi il mondo degli incazzati con Windows dovrà trovarsi un nuovo bersaglio, probabilmente nella persona di Robbie Bach. Il “buon” Bill ha annunciato che si dedicherà alle sue passioni e soprattutto alla beneficenza. I suoi progetti di lotta alla malaria, ricerca e produzione di vaccini, ecc…dovrebbero impegnare gran parte delle sue risorse, anche economiche (come ha fatto anche in altre occasioni). Ora io non sono un esperto in materia: non so quanto l’uomo Bill possa o sappia fare, quanto ci sia di “gioco di ritorno d’immagine” e quanta passione. Non lo so ed onestamente m’importa poco; Mi auguro che almeno qualche briciola delle sue immense risorse possa arrivare a buon fine…anche un solo bambino guarito sarebbe una vittoria. Se poi Gates saprà far di meglio gli daremo il giusto merito.

A parte queste considerazioni iniziali devo dire che l’idea di scrivere questo post mi è venuta facendo un altro tipo di ragionamento. Pensate…quest’uomo di successo, che in pochi anni dal nulla ha creato un’azienda che fattura milioni, ad un certo punto ha deciso di farsi da parte. Non perché ormai vecchio e rimbambito, non perché malato o esaurito, ma “solo” perché ha deciso che era il momento di cambiare vita. Questa è una bella lezione di vita che molti imprenditori e politici nostrani dovrebbero prendere come esempio. Troppo spesso (e tutti lo possiamo constatare anche nelle piccole realtà locali…) i nostri personaggi di “successo” sono restii a lasciare la propria posizione di leader. Rimangono ostinatamente al loro posto finché la natura, con le sue rigide regole, li costringe a mollare. Rimangono ancorati alle proprie sedie con le loro idee ormai vecchie mentre il mondo va inesorabilmente avanti e quando passano il testimone lo fanno in favore di persone impreparate o, peggio, mediocri. Tutto questo perché negli anni precedenti si sono ben guardati di far crescere al loro fianco delle figure di qualità in grado di proseguire e perché no, migliorare il loro lavoro. Questo nel “timore” di creare delle figure pericolose in grado di detronizzali. Come dicevo prima vedo questo tutti i giorni nella piccola realtà che mi circonda…dalle piccole imprese artigiane/patriarcali fiorite negli ultimi vent’anni alle amministrazioni pubbliche nei piccoli comuni. Se questo è così visibile nel “piccolo”, immaginiamo cosa può accadere nelle grandi imprese o nel mondo della politica nazionale. Caro Bill, forse non sarai la persona più simpatica di questo mondo ma oggi hai dato una bella lezione di vita a molti.

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2 commenti

  1. Con tutti i suoi soldi sarebbe vergognoso non dedicarsi all’aiuto degli altri.
    Condivido la tua perplessità sull’eccessivo amore per le poltrone dei nostri politici.
    👿

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