Caldo record? Ma anche no!

Che si tratti di un ciclone, un anticiclone, un uragano o una scoreggia ascellare Britannici ed Americani per tradizione danno un nome ai principali fenomeni atmosferici.
Si può essere più o meno d’accordo con questa usanza ma va dato atto che è più semplice e fa più effetto ricordare un nome come Katrina piuttosto che un banale codice alfanumerico.
Da qualche anno (1999) questa tradizione ha “contagiato” anche la vecchia Europa tanto che L’Istituto Meteorologico di Berlino ha aperto nel suo sito un’apposita sezione offrendo ai visitatore anche la possibilità di ”adottare” un ciclone, un sistema come un altro per raccogliere fondi.
La conseguenza di questo nuovo corso del meteo Europeo è che il caldo estivo dei vecchi tempi ora esige un nome! Ed ecco allora arrivare, accolti come delle star Hollywoodiane, quei gran fighi di anticicloni che rispondono ai nomi di Scipione e Caronte! E già me li vedo, giornali e televisione gareggiare tra loro con le statistiche: “Qui un caldo record che non si sentiva da 50 anni! Li un caldo record che non si sentiva da 90 anni!” E poi le raccomandazioni (comunque giuste) alla prudenza per bambini ed anziani. Insomma …le solite cose.
Ma siano sicuri che sia tutto eccezionale? Tutto nuovo? Personalmente ho qualche dubbio.
Basterebbe parlare con qualche anziano, uno di quelli che da ragazzini accompagnavano i genitori a lavorare nei campi. Potrebbero dirvi che in Giugno, durante la raccolta del frumento, a volte arrivavano i Carabinieri a cavallo (allora si muovevano così) con l’ordine di mandare a casa i contadini. Questo per evitare che il caldo eccezionale provocasse dei malori o anche peggio.
Forse la gente di allora non era del tutto sprovveduta di fronte agli effetti del clima e forse i caldi di questi anni non sono proprio così da record come ce li presentano. ….”forse”.

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21 commenti

  1. Capisco la necessità di raccogliere fondi ma per quello che mi riguarda quando riesco a mettere insieme 299 euro conosco almeno 299 modi per spenderli meglio.

  2. Se questi caldi siano da record non lo so. L’unica cosa sicura è che mi fanno paura perché vengono accompagnati da temporali sempre più violenti.
    Ogni estate qui subiamo sempre dei danni. 🙁

  3. Lo sospettavo che quelli di studio aperto ci raccontassero delle fregnacce con tutti i loro record! Caldo, freddo, pioggia, neve, nebbia, ghiaccio,,,, per loro è sempre un evento eccezionale! 🙄

  4. Dai tempi passati ad oggi, c’è una differenza sostanziale, che non stà nelle temperature ma nello svolgersi delle stagioni! Una volta, c’erano: la primavera poi l’estate, l’autunno e poi l’inverno. Ora esisono solo: estate ed inverno, con le temperature invariate ma che il corpo umano recepisce superiori, non avendo il tempo di preparazione a queste escursioni termiche! Dici bene Giorgio, e me lo ricordo bene perchè anche mia mamma andava a dare una mano ai nonni al tempo della mietitura! Quella povera gente si arrostivano sotto al sole su terreni impervi e secchi, ed i bambini, ormai a casa da scuola, portavano loro l’acqua da bere, con un secchio ed un mestolo!

    Già… e adesso arriva Caronte, che solo il nome fà pensare a qualcosa di funesto, e tutta la Mitologia! Ma cosa dovrà traghettare? L’animaccia di tutti i politici Europei… Merkel in testa? 😈
    Almeno li chiamassero con nome di film famosi, tipo…che sò…
    la mitica “GILDA” :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

    Ciaooooooooooo Giorgiooooooo un fresco smackkkkkk 😉

  5. tutto sbagliato… tutto da rifare!
    Gli estati sono più caldi perchè se vai al mare, in spiaggia vedi certi panorami!
    Ovvio che tutto questo è pericoloso per quelli come me. Per i bambini invece la cosa è diversa: non sono ancora smaliziati.

  6. Aria fritta!!! Ecco cosa ci rifilano i giornalisti televisivi.Caldo, freddo, mezze stagioni….vaìa, vaìa…..come si dice in Toscana.
    Fate come me, almeno in estate non guardate i tg, tanto le notizie più importanti si possono leggere in internet.

  7. Postato due episodi di Maddy, nell’ultimo: un omaggio al Caigo :mrgreen:
    Ciaoooooo bello 😉

  8. @ zago: Hai citato dei mastri del genere! 😛
    @ gilda: Guarda che poi il tuo nome viene associato a qualche brutta perturbazione pii vengono a prenderti!
    ps: Tra poco posso a leggerti. 8)
    @ il THeO: In questo caso non si parla di ciclone o anticiclone ma di…testosterone (impazzito). La cosa è un po’ diversa. :mrgreen:
    @ paolo: Pure così vogliamo farci del male? 😕
    @ semplice: Preso nota. Adottiamo tutti il vaìa vaìa. 😀

  9. Lo so che non c’entra nulla ma:
    stasera tifo indiavolato e rutto libero! 😆

  10. I mass media provocano ” un’ansia indotta” . A forza di sentire parlare di temperature record, caldo eccezionale, stati d’allerta meteo si inflaziona la presunta straordinarietà di eventi quasi per attirare l’attenzione e fare audience. Io adotterei 💡 volentieri una nevicata , una pioggerella primaverile 😳 , una nebbiolina 😯 , un solleone 😈 …tutti rigorosamente “normali ” per la loro stagione .Ecco.

  11. Esorcizzata la partita ora posso parlare in libertà. 🙂
    Il meteo è una cosa seria e andrebbe spiegato da gente preparata ma purtroppo non è così, prima lo hanno fatto diventare un argomento tappabuchi nei telegiornali, oggi, visto il successo, ci ricamano sopra dei veri romanzi.
    Inaccettabile.

  12. @ Diana: Io il caldo lo soffro a prescindere, di conseguenza non so quanto conti l’età. 🙂
    @ Skip: Ansia indotta è una bella definizione. Azzeccata. 🙂
    @ leonardo:Intanto complimenti per il tuo rutto libero che sicuramente ha dato una marcia in più agli azzurri….
    Per il resto mi sembra che ormai siamo tutti sulla stessa linea. Ci hanno rotto i “monsoni”! 😛

  13. Ripropongo lo slogan, magari porta fortuna.

    Stasera tifo indiavolato e rutto libero! 😆

  14. Più del caldo io temo l’aria condizionata, gli sbalzi di temperatura così repentini mi provocano dei malesseri sgradevoli, il corpo non sa più a cosa deve adattarsi. Possibile che si debba usare sempre l’aria condizionata! Come facevano una volta a sopravvivere senza?:twisted:

  15. @ leonardo: Questa volta non hai fatto la magia. Spero di consolarti tra un paio di post dove parlerò di Italia, Spagna e Germania.
    @ filo: Sul lavoro per me l’aria condizionata è in vero incubo visto che devo spostarmi spesso da zone “fresche” a zone “bollenti”.
    I nostri nonni avevano altri fisici, erano meno delicatucci di noi “gente moderna”.
    E poi le città in passato non erano cementificate e motorizzate come oggi, immagino fossero più fresche di oggi.

  16. @ semplice: l’introduzione coglie il senso della questione. “….abbiamo perduto il senso dell’alternarsi delle stagioni e la pazienza che asseconda la dovuta durata dei tempi”.
    @ Skip: Quando avranno finito i nomi verranno a chiederci i nostri: Caigo, Skip, semplice, ecc….

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