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Quelli che negano l’Olocausto e le camere a gas

L’Olocausto non c’è mai stato. L’uso delle camere a gas è stato equivocato, non servivano ad uccidere le persone ma più semplicemente a disinfettare.
Queste parole le ho sentite uscire dalla bocca di un ragazzo solo poche settimane fa e mi hanno fatto riflettere.
È possibile che si tratti di una grande menzogna, o meglio, che l’Olocausto non sia altro che una “Olotruffa”? Provate a leggere queste “Domande e Risposte” per farvi un’idea di quale sia il pensiero delle persone che seguono questa corrente di pensiero.
Ora, sono il primo a dire che l’uomo non ha memoria (storica), che la verità tende ad essere molto elastica e pende sempre dalla parte dei vincitori. Sappiamo che per il quieto vivere di tutti si preferisce, magari non dimenticare, ma sicuramente accantonare qualche brutto ricordo come, ad esempio, il caso della ex Jugoslavia dove i crimini di guerra hanno lasciato profonde ferite. Ferite che si è deciso di far guarire in fretta perché criminalizzare inutilmente degli interi popoli ne avrebbe rallentato il reintegro nella comunità internazionale, con tutte le negative conseguenze politiche ed economiche che ne sarebbero derivate.
Ma se parliamo degli eventi storici legati alla seconda guerra mondiale e li confrontiamo con le tesi nei negazionisti qualche dubbio sul loro pensare, se permettete, mi resta.
Sono passati tanti anni dalla fine della guerra ma qualcuno che l’ha vissuta (nella forma più drammatica) è ancora vivo. Anche molti di noi possono dire d’aver conosciuto direttamente o indirettamente persone che hanno visto le cose che “altri” rifiutano di ricordare. Possibile che tutte queste persone siano state vittime di allucinazioni? Possibile che tutti si siano messi d’accordo nel portare avanti un complotto di tali dimensioni?
Vi racconto la storia di un mio corregionale. Allucinato o depistatore per i negazionisti, testimone per il resto del mondo.
Parlo di Elio Marchiori nato a Spinea (Ve) nel 1923, arruolato e spedito in Croazia a 19 anni per combattere contro i partigiani locali. Immaginate lui, come tanti altri ragazzi della sua età, mandato a combattere contro un “nemico” che non conosce.
Un giorno (si avvicina l’8 Settembre) gli ufficiale li informano che i nemici non sono più i Croati ma bensì i Tedeschi con i quali hanno combattuto insieme fino a poche ore prima.
È il caos, la mattina seguente scoprono che gli ufficiali sono scappati. Non c’è neppure il tempo di capire cosa sia successo, arrivano i Tedeschi che li fanno prigionieri e li portano a Mauthausen dove li fanno lavorare alla costruzione di una ferrovia.
Dopo alcuni mesi Marchiori viene trasferito ad Auschwitz. Li, entra a far parte della squadra che una volta alla settimana deve portare i prigionieri (Ebrei ma non solo) dentro le camere a gas. Il giorno dopo devono tornare ad aprire i portoni, aspettare due ore per far uscire i residui di gas e poi entrare a recuperare i cadaveri, un’operazione straziante perché le persone spesso si abbracciavano tra loro ed i loro corpi irrigiditi si staccavano con difficoltà.
Tutte queste operazioni avvenivano sotto lo sguardo di due sentinelle. Non si poteva parlare ai prigionieri, non si poteva neppure piangere, violare le regole significa venire picchiati o anche peggio; un giorno un suo compagno prese una patata senza permesso, venne scoperto e legato ad un palo a guardare quella maledetta patata. Nella notte morì per il freddo.
Marchiori rimase ad Auschwitz per 3 mesi, poi venne trasferito a lavorare in una fabbrica. Il 5 Aprile del 1945 arrivarono i Russi e l’incubo finì.

27 pensieri riguardo “Quelli che negano l’Olocausto e le camere a gas

  • Ho provato a leggere le 66 D/R ma a un certo punto ho dovuto lasciar perdere.
    Non è possibile che nel 2012 esistano ancora persone che la pensano in quel modo.

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  • Sig Giovanni

    Vorrei scrivere “Superfluo dire che stiamo parlando di uno dei momenti più oscuri della storia dell’umanità” ma vedo che non è poi tanto superfluo se hai trovato quel sito ed hai pure sentito quel ragazzo dire delle stupidaggini.
    Bisogna continuare al parlarne sempre sempre e ancora sempre per non dimenticare.
    Cosa succederà dopo la morte di gente come Marchiori? Via i testimoni, via la storia?
    Inorridisco all’idea! 😥

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  • @ leonardo: Ti stupisci? Io no…
    @ Sig Giovanni: Concordo.Il tempo cancella tutto, e forse è inevitabile, ma se dimenticare è grave “reinterpretare” la storia a proprio piacimento è inaccettabile.

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  • campanellino

    Mi sono venuti i brividi a leggere questa storia 😥 Ma mi sono persa qualcosa?
    Oggi c’è forse qualche ricorrenza particolare?

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  • Negare fatti realmente accaduti e soprattutto documentati da foto, libri e filmati significa solo propagandare ideologie deviate, che trovano fondamento solo in menti esaltate, per non dire malate. A mio avviso c’è e c’è stata eccessiva sopportazione a riguardo di quei movimenti di chiara ispirazione neonazista che attecchiscono in un contesto di ignoranza , intolleranza e bullismo.

    Anche di questi lager non si può provare l’esistenza?

    http://www.lager.it/campi_detenzione.html

    In tutti questi lager hanno “disinfettato milioni di persone” ? Sinceramente disinfetterei volentieri i pochi neuroni dei negazionisti.

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  • @ campanellino: Tu sei “nuova” in questo blog. È normale che tratti argomenti di questo tipo lontano da ricorrenze/anniversari. Lo faccio spesso, credo sia importante parlare di certe cose “diluendole” nel corso dell’anno e non accavallandoci tutti nello stesso momento.
    @ skip: Non so come classificarle queste persone. Sembrano affascinate dal…gusto del male.

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  • Hai visto il TG3 oggi?
    Parlavano delle Olimpiadi nascoste, quelle disputate dai prigionieri di guerra in Germania.
    Hanno mostrato le scene di un film dove gli atleti gareggiavano sotto lo sguardo di soldati armati di miglioratrice.
    Se per un semplice gioco la tensione era così alta si può immaginare come fosse quella di un vero lager! 🙁

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  • Negare l’evidenza fa parte della natura dell’uomo, infatti sono molti gli eventi negati : l’olocausto, l’allunaggio, l’AIDS, tra quelli più importanti. Forse ci sono degli studi sociologici che possono spiegare il fenomeno…

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    • ma vaffanculo e fatti un esame di coscienza. qnd scrivi collega la mano al cervello se ce l hai. pensa cn la tua testa. nn cn quella di molte persone malate sotto questo punto di vista ke credono ancr che i nazisti sn degli angioletti e che ‘disinfettavano’ solamente i deportati nelle camere a gas

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      • Prima di elargire gratuitamente dei vaffa potresti gentilmente collegare la TUA mano al cervello?
        T’invito a leggere attentamente le risposte, magari solo più l-e-n-t-a-m-e-n-t-e e scoprirai che quella inviata da semplice ha un significato molto diverso da quello che hai interpretato.
        Aggiungo che la tua opinione QUI è comunque gradita ma risparmiaci l’effetto chat e tutti quei “ank, qnd, nn, cn,…”
        Grazie

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  • @ paolo: So che hanno trasmesso una fiction sulle olimpiadi nascoste, non sapevo si trattasse di storia vera. Indagherò.
    – immagino che miglioratrice stia per mitragliatrice –
    @ semplice:Tentativi di riscrivere la storia a poro gradimento ce ne se sono da sempre. Si deve essere qualcosa che abbiamo nell’animo.

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  • franco.ruggeri

    Il ragazzo che non crede all’olocausto mi fa una gran pena, non è possibile essere così superficiali e ingenui. Vive nel mondo delle favole?

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  • katia Bariol

    Io dico a questo ragazzo di andarsi a fare un giro a Mathausen in Austria e lì avrà un’ampia illuminazione, io ci sono andata 🙁

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  • Che brutta storia quella del signor Elio, dura da dimenticare.
    Buona domenica.

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  • @ franco.ruggeri e Katia Bariol: In questo forse latita la scuola. le gite non dovrebbero limitarsi a Parigi o Praga, si dovrebbe puntare su mete che aiutano a crescere.
    @ mex: Impossibile da dimenticare…
    Buona domenica anche a te. 🙂

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  • tommaso Baldi

    Finalmente un ‘testimone’ che dice che per entrare in una fantomatica camera a gas occorrono almeno 2 ore. Tutti i ‘testimoni’ nei vari processi-farsa parlavano di 15/20 minuti ed entravano dentro addirittura mangiando e fumando!!! Per quanto riguarda l’episodio della mela non ho dubbi a crederci ma bisogna ricordare che i campi di concentramento erano gestiti dai kapo’ che erano esclusivamente ebrei. Leggetevi Rassinier comunista internato in un lager. Quindi basta con la solita zolfa che chi osa mettere in dubbio il Santo Olocausto debba essere un neonazista, categoria che al giorno d’oggi (insieme al comunismo) esiste solo x quelli che vivono nel mondo delle favole…
    Per quanto riguarda tutti i vari libri etc esistono tantissimi libri che la raccontano diversamente solo che sono messi al bando nelle ns. democrazie europee come vengono condannati gli autori ad anni di prigione nei ns. laer demoratici solo perche’ la pensano diversamente ma non sul sentito dire ma su precise ricerche che hanno svolto.
    Per concludere andate a leggervi Carlo Mattogno massimo esperto mondiale in tematiche olocauistiche (in qualcosa primeggiamo ancora…). Se poi vi fidate ancora del mainstream nel 2012 e volete continuare a vivere nel mondo delle favole…

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  • tommaso Baldi

    Il tuo testimone sarebbe ricercatissimo dagli stessi sterminazionisti dato che x adesso non hanno mai trovato nessuno, sottolineo nessuno, che in un tribunale testimonierebbe di aver visto in prima persona le gasazioni. Ti assicuro che lo ricoprirebbero d’oro.
    Per quanto riguarda Mathausen non vi e’ mai stata camera a gas, questo x riaffermare che i ‘negazionisti’ non negano l’esistenza dei campi di concentramento ma l’esistenza delle camere a gas per scopo omicida, i fantomatici 6.000.000 (che e’ solo una cifra cabalistica, x altro già apparsa nella 1 guerra mondiale) e per ultimo l’ordine di sterminio non trovato ancora da nessuno neanche negli archivi dell’ex URSS. Prima di parlare e credere INFORMATEVI!!!

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    • già ke ci sono te ce mando pure a te a fanculo. nn so cm fai a dire ste cs. a me fa schifo sl a pensarle. io ho in 3a media ho fatto un viaggio ad auschwitz lungo 7 gg (23-1-14 29-1-14) con i ragazzi più bravi della provincia di latina e cn ottimi professori. ho visto cn i miei occhi tt quello ke i tuoi amichetti teste di cazzo (scusate ma a leggere quelle cose mi fanno saltare i nervi) rassiner e mattogno hanno dichiarato cm falso. ho visto cs ke mai portrò dimenticare. mai. e tu e tt i tuoi amichetti, ora, mi venite a dire ke nn è vero nnt e ke sono tt mensogne e ke nn ci sono prove??? ANDATEVI A FAR CURARE!!! e nn fare lo spiritoso dicendo “santo olocausto” ke nn fai ride a nessuno! se fossi in te mi rimangerei un bel po’ di cose ke hai detto…

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  • @ tommaso Baldi: Trovo “curioso” che il tuo commento sia arrivato quasi in concomitanza con la celebrazione del giorno della memoria, pubblicai questo post in ottobre seguendo il concetto che questo blog “non sta sulla notizia” e cerca di trattare i temi più seri lontano da ogni forma di celebrazione ma tant’è… adeguiamoci….
    Prendo atto delle tue considerazioni che vanno ad avvalorare le mie parole (se le hai lette bene). Se nel 2013 stiamo ancora a discutere sulle cifre o se i cattivi erano meno cattivi e i buoni meno buoni di quanto sembrasse significa che i “divulgatori” di ogni pensiero, e ci mettiamo anche anche Rassiner e Mattogno (più credibile il primo a mio modesto parere) NON hanno fatto un buon lavoro. Da persone dalle penna agile, capacità ed esperienza da vendere mi aspetterei qualcosa di più, magari l’ammettere che non esiste una sola verità e che chi la pensa in modo diverso non è un “nemico” ma solo uno che ha vissuto un’esperienza diversa.
    Due brevissime considerazioni (e chiudo). Rassiner fu si prigioniero nei campi di concentramento ma non entrò mai in quelli dove si trovavano le camere a gas. Marchiori (il “mio testimone”) ebbe a che fare solo con soldati tedeschi, niente kapo (l’accento lo lascio al film di Pontecorvo) ma la cosa non ha grande importanza, fossero tedeschi , ebrei di qualunque paese o anche guerrieri masai resterebbe solo e comunque la gravità delle loro azioni.

    ps: Ciao Skip

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  • campanellino

    Ancora grazie per il tuo bell’articolo.
    Da leggere e rileggere anche lontano dal Giorno delle Memoria.

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  • Gianni Togni

    … non voglio (e ovviamente non posso) dire niente di categorico, ma mi sembra che leggere fino in fondo certe tesi non possa fare che bene.
    Un dato di fatto innegabile, che ho visto con i miei occhi, è che sulle lapidi di Auschwitz non si parla più di “quattro milioni”, ma (dal 1987) di “circa un milione e mezzo” di persone lì uccise.
    Ripeto e ribadisco: parlo delle lapidi di Auschwitz, NON di un qualsiasi libro “revisionista”. Due milioni e mezzo di vittime sparite nel nulla?
    Se questa informazione non dà da pensare e/o non stimola a cercare qualcosa di più, allora proprio non c’è altro da aggiungere.

    Rispondi
  • @ Gianni Togni: La storia viene sempre raccontata dai vincitori. Che i numero non possano tornare ci può stare, è normale.
    Cosa diversa è voler “girare la frittata” come alcuni tentano di fare per ragioni che non sono in grado di capire.
    A noi (tutti) resta l’obbligo morale di mantenere un giusto senso critico e questo parte dal non dimenticare/sottovalutare.

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  • E poi arrivarono i russi… Che in URSS sterminavano gente da 20 anni nei Gulag a testimonianza decine di giornali del tempo e poi l’invenzione delle camere a gas mai esistite per inventare la bufala dei 6 milioni così nessuno toccava i sovietici.

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