Storie

La mente aperta dei venditori di rose

Alcune sere fa mi trovavo in un ristorante in compagnia di un vecchio amico e la sua vivace figlia di dieci anni. Insieme formavamo un terzetto che potrebbe aver incuriosito i nostri vicini di tavolo nel caso avessero colto i nostri dialoghi durante la serata; dialoghi che passavano fluidamente dall’economia, ai viaggi, da Art Attack (e qui unanime interesse) al giudizio sulla qualità dei dolci nei vari locali.
Mentre cenavamo ad un certo punto è entrato il venditore di rose, essere cibernetico creato segretamente dalle donne in grado di fornire l’I.R.A. (Indice Residuo Amoroso) degli uomini.
Se osservate con attenzione i movimenti del venditore di rose all’interno del locale e la reazione degli uomini non vi sarà difficile individuare il tipo di relazione che intercorre tra le coppie sedute ai tavoli.
Amanti. L’uomo compra le rose, la donna sorride ed approva.
Primi appuntamenti. L’uomo compra le rose ma tratta su prezzo. Deve dimostrare d’avere “polso”. La donna, mostra un lieve imbarazzo ma comunque sorride e approva.
Fidanzati. Questa è la situazione meno prevedibile. La coppia è quasi sempre giovane e spesso con pochi soldi in tasca. I due fanno gli indifferenti contando sul fatto che il venditore prima o poi sparirà dalla loro vista (non lo vedo = non esiste). C’è la possibilità che l’uomo prenda coraggio e compri le rose consapevole del fatto che questo lo costringerà a pane e latte per un mese…ma questo è amore. La donna sorride e approva.
Marito e moglie. Per l’uomo l’arrivo del venditore di rose è fonte di stress. Se compra le rose la moglie potrebbe pensare:
A) Devi farti perdonare qualcosa?
B) Stupido! Ti sembra questo il modo di buttare via i soldi?
C) Comunque sia stasera non te la do lo stesso.
Se invece non compra le rose:
A) Lo sapevo che non mi ami più come un tempo.
B) Proprio il più taccagno dovevo sposare.
C) Questo pensa solo a mangiare, dormire e guardare la tivù steso sul divano.
Che l’uomo decida o meno di comprare le rose la situazione non cambia, la donna lo fisserà con occhi freddi e inespressivi.
Chiuse le osservazioni sulle coppie presenti al ristorante e concentrato sul tema del momento (ma Art Attack è un format della Disney?…) non mi ero accorto che il venditore di rose si era fermato al nostro tavolo. Il primo a reagire a quella inaspettata presenza è il mio amico che lo liquida con il classico “no grazie”; il venditore ci squadra tutti e tre e si allontana.
Due uomini e una bambina: forse il venditore di rose ha pensato fossimo una Coppia di fatto con prole. Al di la del fatto che nel nostro caso la situazione era ben diversa il mio primo pensiero è stato: – Caro venditore di rose, probabilmente ti trovi in Italia da troppo poco tempo per conoscere la nostra realtà.
Forse avresti venduto le tue rose se di fronte a te ci fosse stata una famiglia Iberica, Scandinava, ecc.. (Vedi mappa) qui, al momento, di sicuro no. Sottolineo il “forse” riguardo la vendita perché di sicuro i precedenti punti A-B-C valgono per le coppie gay come per le copie etero.
L’amore è bizzoso, vendere le tue rose sarà sempre difficile.-

ps: Unica nota dolente della serata. Quando siamo andati a pagare la cassiera ha regalato un lecca lecca alla bambina. A noi adulti…niente! Sgrunt!!

14 pensieri riguardo “La mente aperta dei venditori di rose

  • ..ed i nostri governanti-faccendieri , se ne guardano bene di fare una legge che l’ Europa aspetta da tempo.
    Ciao 🙄

    Rispondi
  • amistad

    Sto provando ad immaginarmi mentre ceno insieme a te.
    Mangiamo, chiacchieriamo ed intanto tu riesci a scannerizzare quello che succede intorno a noi. Se un giorno c’incontreremo non è che finirò pure io sul blog? 😀

    Rispondi
  • Poverini non vi hanno dato il lecca lecca! 😆

    Rispondi
  • @ ReAnto: I “nostri” non hanno fama di essere tanto sensibili a certe questioni. Vivono in un mondo tutto loro ben lontani dalla realtà della gente vera.
    @ amistad: distinguiamo…. se c’incontreremo le possibilità di finire (bene) sul blog sono elevatissime. Permetterai che coccoli un po’ i miei lettori! 😉 Vedi esperienze con Camu e Sig Giovanni).
    Per il resto è normale che le mie antenne siano sempre attive. Da questo ad arrivare ad un post comunque il passo è lungo, ci vogliono i giusti stimoli come il caso del post del 28 agosto (quello del semaforo). Due episodio curiosi nello stesso luogo sono segnali difficili da ignorare.
    @ mex: Gne gne gne!!! 😛 😛

    Ora scappo, ci si legge con calma domani. 🙂

    Rispondi
  • Molto bello questo racconto. Ma la Piccola Fiammiferaia non c’era? 😥

    Rispondi
  • Sig Giovanni

    Nei ristoranti non ho mai comprato delle rose a mia moglie.
    Quando eravamo fidanzati lei mi guardava comunque con occhi freddi e inespressivi.
    Da sposati mi guarda con occhi freddi e inespressivi.
    Potremmo divorziare e poi diventare amanti per vedere cosa succede.
    Questo per dare un contributo alle tue statistiche.

    Rispondi
  • A me, a Milano, l’hanno proposta ad un angolo di strada, ed ero solo…

    comunque, di solito, me ne porto una da casa e l’appoggio sul tavolo appena ci sediamo 😀

    Rispondi
  • @ filo: Fa ancora caldo, ne riparliamo a Natale. 🙂
    @ Sig Giovanni: Il tuo spirito di sacrificio nel nome della scienza è ammirevole!
    @ Baol: Bella tattica quella della rosa portata da casa! Un’idea da ricordare! 😀

    Rispondi
  • Ora faccio la seria (una volta tanto). Provo tenerezza per i venditori di rose, sento spesso dire che vengono sfruttati, passano lunghe serate a girare per locali e prendono due soldi.
    Onestamente non so dire come sia giusto comportarsi. Comprare le rose significa aiutarli ma allo stesso tempo anche far ingrassare chi li manovra. 🙁

    Rispondi
  • :-)) :mrgreen: ed io che ti volevo trova moglie tra le belle donne di Libero…poi l’avresti comprata la rosa alla lei 😳 ?baci Blu.

    Rispondi
  • Per prima cosa vorrei richiamare l’attenzione sul post precedente, perchè mi è venuto da pensare che l’omino da adottare potevi essere tu.
    Ciò detto, vedo che per l’Italia non vi sono dati disponibili sulla mappa.
    Infatti i rapporti tra marito e moglie sono assai strani, altro che rose!
    Dovendo rifare il bagno ho scelto un tipo di vasca che era – come recitava il depliant – godibile in due.
    Ma le misure erano tali per cui ho dovuto lavorare di cesello per farla entrare nell’alloggiamento, tagliando fettine di muro.
    A lavori ultimati ho potuto constatare che “manca sempre il due”

    Rispondi
  • Ma ci sono ancora ragazze che apprezzano i fiori come regalo? La mia impressione è che sono diventate tutte molto più pratiche e il romanticismo è solo di facciata.

    Rispondi
  • @ mex: La piaga dello sfruttamento c’è, inutile negarla. Il problema (come per tanti altri) andrebbe affrontato a monte.
    @ Jenisha: La tua “mitica agenzia matrimoniale fatta in casa!” 😉
    Per quanto riguarda la rosa devo dire che mia piace sempre più l’idea di Baol.
    @ Il THeO: Io “l’adottabile”? Siamo fuori strada! 😛
    Immagino che la vasca spacciata come una due-posti avesse lo spazio di una mono-posto ma costasse come una tre-posti. Giusto?
    Maledette pubblicità ingannevoli!!!
    @ dexter: Come dice una vecchia canzone…”parli da uomo ferito” [Teorema].
    Co sono certamente ragazze come quelle che descrivi ma non sono tutte così.
    Troppo facile, troppo triste.

    Rispondi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi